L’aspetto alimentare, con il passare degli anni, sta diventando sempre più centrale nelle nostre vite (basta vedere i trend di Google per capire che l’argomento è interessante. Infatti, il termine dieta, nutrizione, sono super ricercati e molto in voga) e molto spesso le persone non vengono accompagnate in questo percorso.
Mi suona il telefono…rispondo: “pronto, piacere Andrea, come posso esserle utile?”, era una signora che aveva sentito parlare di me e voleva dei chiarimenti rispetto alla mia figura e a quello che proponevo, così mi chiese “piacere mio Andrea, mi hanno detto che lei è un nutrizionista giusto? Io avrei bisogno di una dieta”, io rispondo “Si esatto, se vuole possiamo fissare un appuntamento”…a questo punto però lei mi interrompe e mi dice: “mi hanno anche detto che lei è anche un Mental Coach…io purtroppo non sto passando un bel momento nella mia vita e quindi avrei bisogno di lei sia come Nutrizionista, sia come Mental Coach, sarebbe possibile?”…
L’aspetto alimentare, con il passare degli anni, sta diventando sempre più centrale nelle nostre vite (basta vedere i trend di Google per capire che l’argomento è interessante. Infatti, il termine dieta, nutrizione, sono super ricercati e molto in voga) e molto spesso le persone non vengono accompagnate in questo percorso, come avviene invece in un percorso di coaching tra Coach e coachee, ma piuttosto lasciate a sé stesse e questo sicuramente non sempre è facile per una persona, viste le tante insidie che può trovare lungo il suo cammino, soprattutto se questo va a
sommarsi con la vita quotidiana della persona.
In ogni incontro io posso provare ad utilizzare delle domande “efficaci” che mettano la persona nelle condizioni di consapevolizzare quali siano i suoi punti di forza, e in che modo lui possa utilizzare queste risorse per raggiungere il suo obiettivo. Un dato interessante infatti dice come nel 90% dei casi una dieta fallisca per motivi psicologici e quindi questo spiega come sia proprio riuscire ad essere aderenti alla dieta la sfida più importante tra l’individuo e il suo obiettivo, e quindi mettere a sua disposizione ulteriori strumenti risulta essere molto interessante. In questo caso un esempio potrebbe essere quello di andare a chiedere alla persona che tipo di “ostacoli” potrebbe trovare nel suo cammino, in modo tale che nel momento che se li ritrova davanti lui è già a conoscenza di come comportarsi e di come affrontarli; Successivamente invece, per trovare ulteriori strumenti a suo favore è giusto anche domandargli se ci potrebbero essere dei “facilitatori” da poter sfruttare nel suo percorso, come persone o altri tipi di metodi a cui lui fino a quel momento non aveva considerato.
Ho vissuto molto spesso mano nella mano con delle “convinzioni limitanti”, e solo attraverso la loro eliminazione è possibile un cambiamento, il quale non deve essere perfetto, ma anzi non può esserlo viste le numerose insidie che esso presenta, ma solo se sei tu davvero a volerlo, mirando all’eccellenza, questo diventa possibile. E ne vale davvero la pena…